giovedì 17 novembre 2011

Apro questo blog con un preciso intento. Sono stata sola per quattro anni mentre affrontavo la malattia che ha consumato mia madre, la demenza cardio-vascolare, che l'ha trasformata da donna indipendente dal carattere fortissimo e volitivo a un involucro fragile e delicato, sconclusionato, iper-emotivo.
Durante questo tempo, ho dovuto occuparmi di tutto, in una solitudine così profonda che mi ha quasi risucchiato nella totale depressione. L'aiuto che è arrivato, è venuto da direzioni inattese, sicuramente non dagli organi preposti istituzionali nè dalla famiglia.
Le istituzioni si sono rivelate impreparate e totalmente inutili e la famiglia è svanita, scomparsa dentro a intrecci di odi e rancori irrisolti e piccolezze personali.
La malattia ha mostrato la realtà, eliminando i veli protettivi che celavano le emozioni e l'inadeguatezza di tutti noi.

Mia madre è morta un mese fa. Ancora sto cercando di capire cosa è successo perché la morte di una madre è la fine della nostra infanzia, anche se ormai siamo adulti da anni.
Negli ultimi mesi, i più duri, avevo iniziato a scrivere un libro dove parlare delle mie esperienze con la demenza e l'Alzheimer e tutti i passi, burocratici ed emotivi, che ho dovuto affrontare quotidianamente. Ho pensato che le esperienze che ho accumulato devono essere condivise, perché sono preziose e patrimonio comune. I passaggi sono diversi ma simili per ciascuno di noi, e se posso dare quell'aiuto che non ho ricevuto da chi forse era preposto a darmelo, io sono super-pronta e disponibile. L'aiuto comunque, arriva, nei modi più assurdi e miracolosi e io voglio pubblicamente ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini, per un istante o per anni, poiché da sola non ce l'avrei fatta.

1 commento:

  1. ...e invece ce l'hai fatta silvi..ce la fai fatta!!!..noi ti siamo stati vicini si, ma la forza,la determinazione, l'impegno e la sofferenza quelle sono solo TUE..ricordatelo sempre..ti voglio bene!!

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